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CATECHISMO DEGLI ADULTI

CATECHISMO DEGLI ADULTI
INDICE TEMATICO
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Catechismo degli Adulti

Arte 71 , 973 , 1160

[71] I testi si riferiscono a realtà e avvenimenti che, considerati nell’insieme del disegno di salvezza, possono diventare a loro volta segno di altre realtà e avvenimenti. Dal senso letterale del testo sgorga un senso spirituale: un senso che riguarda Cristo, la vita del cristiano, la gloria eterna. Così, ad esempio, il tempio di Gerusalemme è figura di Cristo, presenza personale di Dio nella storia; significa la Chiesa, corpo di Cristo e tempio vivo dello Spirito; indica l’inabitazione della Trinità nel cuore del credente; preannuncia infine la perfetta comunione di Dio con gli uomini nell’eternità.
CdA, 639-640
CONFRONTAVAI
Immagini sacre
[973]  «Del Dio invisibile non fare nessuna immagine; ma quando tu vedi l’incorporeo divenuto uomo, fa l’immagine della forma umana; quando l’invisibile diventa visibile nella carne, dipingi la somiglianza dell’invisibile»
nota
San Giovanni Damasceno, Difesa delle immagini sacre, 1, 16.
. Dio è mistero invisibile. Direttamente in se stesso non è rappresentabile, ma si è reso visibile nel suo Figlio fatto uomo
nota
Cf. Gv 14,9.
. Il Cristo a sua volta riflette la sua perfezione su Maria, gli angeli e i santi, su ogni uomo e sull’intero mondo creato. Così dall’unica perfetta immagine derivano altre immagini viventi. Infine un’ulteriore derivazione sono da considerare le opere d’arte dipinte o scolpite, come una figura riflessa nello specchio. Le immagini artistiche rimandano dunque alle persone, a Cristo e quindi al mistero di Dio. La loro contemplazione non solo facilita la conoscenza, ma ravviva una comunione vitale, realizza un incontro, irradia una presenza. La loro mediazione non è solo didattica, ma anche cultuale. Si rivela particolarmente valida in una civiltà delle immagini, qual è la nostra. Ci dona un aiuto prezioso per pregare e ci invita a scoprire il volto di Dio negli uomini, nostri compagni di viaggio.
CCC, 1159-1162CdA, 753
CONFRONTAVAI
nell’arte
[1160] Il linguaggio simbolico dell’arte è particolarmente idoneo a esprimere il mistero dell’uomo e il mistero di Dio. Sulla scia di una gloriosa tradizione, non può non attirare l’attenzione dei cristiani. L’autentica opera d’arte è lode di Dio e dono prezioso per la comunità, anche a prescindere dalle ulteriori valenze educative e religiose che spesso possiede. Il suo contenuto è il mondo interiore delle intuizioni e dei sentimenti, trasfigurato da un certo distacco contemplativo e oggettivato in una forma adatta a renderlo condivisibile, perché altri lo contemplino con gioia.
Occorre invece vigilare nei confronti di quanto, per fini spesso puramente commerciali, si vuol far passare come prodotto artistico senza che lo sia, costituendo al contrario minaccia ai valori morali, stimolo alla violenza, pornografia. Il cristiano non si limita a resistere a tali suggestioni, ma si adopera perché la società riconosca un minimo di valori comuni e li difenda con una disciplina ragionevole e ferma.